Un messaggio di fiducia per i giovani e le famiglie.
Da oltre 350 anni a oggi, nello storico stabilimento di Pratrivero, nel cuore del Piemonte, il lanificio Vitale Barberis Canonico realizza tessuti pregiati per la confezione di abiti. Con oltre 400 addetti, 40 agenti nel mondo, 2 stabilimenti nel biellese all’avanguardia per tecnologia e metodi gestionali, Vitale Barberis Canonico si pone tra le prime aziende al mondo nella produzione di tessuti Made in Italy sia in termine di valore sia di quantità, ed è il principale esportatore a livello globale.
Il lanificio Vitale Barberis Canonico realizza tessuti di alta qualità, destinati alla confezione di abiti da uomo, a partire dalla lana grezza che una volta in azienda viene lavorata fino a ottenere il tessuto finito. L'azienda si articola infatti su vari reparti che affrontano tutto il ciclo di produzione: tintoria, filatura, tessitura e finissaggio.
Dopo che la lana è stata lavata e pettinata, si procede con la filatura, che avviene stirando e torcendo lo stoppino. In molti casi i filati vengono accoppiati e nuovamente torti per avere un filo ritorto, e quindi più resistente.
La tintura si divide in due tipologie possibili: con il tinto filo, in top o in rocche, si ottiene un tessuto dalla colorazione più tridimensionale; la tintura in pezza, invece, ha un aspetto più pulito e omogeneo.
Trama e ordito sono le due unità elementari che, intrecciandosi, danno vita alla tessitura. I fili trasversali che comporranno la trama devono passare sopra o sotto quelli verticali dell’ordito, secondo un preciso schema che dipende dal tipo di armatura e dal disegno che si vuole ottenere sul tessuto. Ogni filo, soffiato da un getto di aria compressa, passa attraverso una grande cruna d’ago e il sistema digitale del telaio fa sì che questa venga sollevata al momento giusto. Un pettine largo e solido batte la trama compattando l’intreccio, e così, passaggio dopo passaggio, si forma la stoffa.
Nel reparto di finissaggio, eventuali difetti presenti sul tessuto vengono corretti. I tessuti estivi vengono sottoposti a un processo di delicata bruciatura superficiale volto a eliminare la peluria, mentre i tessuti invernali, tenuti prima a bagno in acqua calda saponata, subiscono la follatura: un infeltrimento col quale si guadagna in consistenza e peso. Segue la stiratura continua a rulli e il decatissaggio, in cui il tessuto è pressato su grossi cilindri e trattato con vapore, al fine di ridurre o gonfiare il pelo e valorizzare il disegno.
Le professionalità maggiormente ricercate sono: operai tessili su tutta la filiera (tintoria, filatura, tessitura, finissaggio, controllo qualità) e profili ingegneristici; neodiplomati e neolaureati (lingue, giurisprudenza, economia).
Con la partecipazione dei Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte
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